Si avvicina la festa della mamma..e se la vostra è una mamma ‘diversamente mangiante’ trovare nei negozi cioccolatini adatti all’occasione potrebbe diventare un’ardua impresa! Per aggirare il problema potreste ripiegare su un regalo non commestibile, oppure armarvi di coraggio e preparare con le vostre abili manine un dolce pensato apposta per lei..e se siete abbastanza temerari questa è la ricetta che fa per voi!! La sua preparazione è abbastanza lunga e laboriosa, ma il risultato vi ripagherà di tutta la fatica e il tempo impiegati!
Ingredienti:
Per la pasta frolla:
210 g di farina Nutrifree per dolci
40 g di farina di mais finissima
80 g di zucchero di canna integrale
2 uova
60 g di olio di mais
Scorza grattugiata di un limone
Per la crema pasticcera:
500 ml di latte di soia alla vaniglia (marca Provamel)
70 g di zucchero di canna
4 tuorli
40 g amido di mais
1 bicchierino di limoncello
Per guarnire:
fragole q.b.
½ bustina di gelatina alimentare (io uso la Biovegan)
2 cucchiai di succo di limone
2 cucchiai di zucchero di canna
Preparazione:
Per la crema:
In un pentolino scaldare il latte di soia (senza farlo bollire).
In una ciotola sbattere con la frusta elettrica i tuorli con l’amido di mais setacciato e lo zucchero di canna.
Prima che il latte prenda bollore, prelevarne un paio di mestoli e versarli sulle uova sbattute, mescolare bene e poi mettere il composto ottenuto dentro la pentola insieme al resto del latte.
Unire anche il limoncello, poi cuocere a fiamma bassa, sempre mescolando, finché la crema non prende un leggero bollore.
Da quando inizia a bollire, cuocere ancora 1 o 2 minuti, poi spegnere e mettere a raffreddare la crema a bagnomaria in acqua fredda.
Quando la crema si sarà intiepidita, coprirla con la pellicola e metterla in frigorifero, fino al momento del suo utilizzo.
Per la pasta frolla:
In una terrina sbattere le uova con lo zucchero e, quando questo sarà sciolto, versare poco alla volta l’olio e continuare a sbattere con le fruste.
Aggiungere la scorza di limone e poi la farina setacciata, mescolando (prima con un cucchiaio di legno, poi con le mani) fino a ottenere una palla.
Avvolgere la palla nella pellicola e metterla a riposare in frigorifero per 30 minuti.
Trascorso questo tempo riprendere la pasta e stenderla su un foglio di carta da forno, con l’aiuto del mattarello (circa 5 mm di spessore).
Dopo aver messo la pasta stesa nella teglia, rifinire i bordi della torta, lasciandoli un po’ più spessi del resto della pasta.
Prima di infornarla, ritagliare un cerchio di carta forno da appoggiare sul fondo della torta e ricoprirlo poi con dei ceci, dei fagioli o del riso (servirà a non fare gonfiare l’impasto durante la cottura).
Infornare a 160° per 15 minuti.
Trascorso questo tempo tirare fuori la torta, eliminare i ceci e il cerchio di carta forno, poi rimettere in forno e cuocere altri 25-30 minuti.
Per la guarnizione:
Tagliare le fragole a fette abbastanza sottili (cercando di farle il più regolari possibile).
Preparare poi la gelatina, seguendo le indicazioni sulla confezione. Nel caso della gelatina per torte ‘Biovegan’: mescolare il contenuto di mezza bustina (3 g) in 125 ml di acqua fredda. Aggiungere lo zucchero e il limone, mettere sul fuoco e portare a ebollizione, mescolando continuamente. Quando arriva a bollore spegnere il fuoco e attendere che si intiepidisca prima di utilizzarla.
Assemblaggio:
Distribuire uniformemente la crema pasticcera sulla base di pasta frolla, livellando la superficie con un cucchiaio leggermente bagnato.
Distribuire sopra le fragole in cerchi concentrici, partendo dallo strato più esterno.
Utilizzando un pennellino in silicone, ricoprire tutta la torta con uno strato sottile di gelatina, svolgendo l’azione con una certa rapidità perché la gelatina si solidifica in fretta e se è troppo densa diventa difficile da distribuire in modo uniforme.
Riporre la torta in frigorifero fino al momento di servirla.
Note:
- Visto che la preparazione di questo dolce è piuttosto lunga, vi consiglio di procedere ‘a rate’.
Potreste preparare la crema il giorno prima (anche perché così ha tempo di solidificarsi meglio), la frolla il giorno seguente e assemblare il tutto magari la sera.
Il mio consiglio è in ogni caso di far riposare la torta finita in frigorifero almeno una notte prima di servirla, in modo da dare tempo alla frolla di ammorbidirsi, alla crema di compattarsi e ai gusti di amalgamarsi alla perfezione.
- Durante la fase di guarnizione state attenti a calcolare bene i tempi, perché la gelatina, una volta solidificata, non si riesce più a spalmare bene. Ricordatevi, perciò, di tagliare la fragole prima di preparare la gelatina e, se vedete che all’aria iniziano a rovinarsi un po’, cospargetele di succo di limone.
- Io uso in genere la gelatina per torte chiara della marca ‘Biovegan’, che utilizza come gelificante l’agar agar. L’agar agar è un’alga dal gusto un po’ particolare, che mescolato al limone e allo zucchero di canna si attenua, ma che potrebbe far avvertire ai palati più fini uno strano retrogusto. In alternativa, potete tranquillamente utilizzare le gelatine in polvere che si trovano nei supermercati, che hanno un gusto più tenue. Riporto questo piccolo appunto per dovere di cronaca, ma in realtà io ho sempre servito le mie torte di frutta all’agar agar a persone non vegane e tolleranti a tutto senza che si accorgessero di nulla!
- Ho riportato tra parentesi la marca del latte che uso perché, nel caso di un dolce in cui il gusto della crema è così centrale, è indispensabile utilizzare un buon latte vegetale. Il latte di soia alla vaniglia della Provamel è senza dubbio il più adatto a questo tipo di preparazioni..il prezzo è superiore rispetto alle altre marche, ma anche la resa, perciò, visto che dolci così non si preparano tutti i giorni, si può considerare un buon investimento!
Ingredienti:
Per la pasta frolla:
210 g di farina Nutrifree per dolci
40 g di farina di mais finissima
80 g di zucchero di canna integrale
2 uova
60 g di olio di mais
Scorza grattugiata di un limone
Per la crema pasticcera:
500 ml di latte di soia alla vaniglia (marca Provamel)
70 g di zucchero di canna
4 tuorli
40 g amido di mais
1 bicchierino di limoncello
Per guarnire:
fragole q.b.
½ bustina di gelatina alimentare (io uso la Biovegan)
2 cucchiai di succo di limone
2 cucchiai di zucchero di canna
Preparazione:
Per la crema:
In un pentolino scaldare il latte di soia (senza farlo bollire).
In una ciotola sbattere con la frusta elettrica i tuorli con l’amido di mais setacciato e lo zucchero di canna.
Prima che il latte prenda bollore, prelevarne un paio di mestoli e versarli sulle uova sbattute, mescolare bene e poi mettere il composto ottenuto dentro la pentola insieme al resto del latte.
Unire anche il limoncello, poi cuocere a fiamma bassa, sempre mescolando, finché la crema non prende un leggero bollore.
Da quando inizia a bollire, cuocere ancora 1 o 2 minuti, poi spegnere e mettere a raffreddare la crema a bagnomaria in acqua fredda.
Quando la crema si sarà intiepidita, coprirla con la pellicola e metterla in frigorifero, fino al momento del suo utilizzo.
Per la pasta frolla:
In una terrina sbattere le uova con lo zucchero e, quando questo sarà sciolto, versare poco alla volta l’olio e continuare a sbattere con le fruste.
Aggiungere la scorza di limone e poi la farina setacciata, mescolando (prima con un cucchiaio di legno, poi con le mani) fino a ottenere una palla.
Avvolgere la palla nella pellicola e metterla a riposare in frigorifero per 30 minuti.
Trascorso questo tempo riprendere la pasta e stenderla su un foglio di carta da forno, con l’aiuto del mattarello (circa 5 mm di spessore).
Dopo aver messo la pasta stesa nella teglia, rifinire i bordi della torta, lasciandoli un po’ più spessi del resto della pasta.
Prima di infornarla, ritagliare un cerchio di carta forno da appoggiare sul fondo della torta e ricoprirlo poi con dei ceci, dei fagioli o del riso (servirà a non fare gonfiare l’impasto durante la cottura).
Infornare a 160° per 15 minuti.
Trascorso questo tempo tirare fuori la torta, eliminare i ceci e il cerchio di carta forno, poi rimettere in forno e cuocere altri 25-30 minuti.
Per la guarnizione:
Tagliare le fragole a fette abbastanza sottili (cercando di farle il più regolari possibile).
Preparare poi la gelatina, seguendo le indicazioni sulla confezione. Nel caso della gelatina per torte ‘Biovegan’: mescolare il contenuto di mezza bustina (3 g) in 125 ml di acqua fredda. Aggiungere lo zucchero e il limone, mettere sul fuoco e portare a ebollizione, mescolando continuamente. Quando arriva a bollore spegnere il fuoco e attendere che si intiepidisca prima di utilizzarla.
Assemblaggio:
Distribuire uniformemente la crema pasticcera sulla base di pasta frolla, livellando la superficie con un cucchiaio leggermente bagnato.
Distribuire sopra le fragole in cerchi concentrici, partendo dallo strato più esterno.
Utilizzando un pennellino in silicone, ricoprire tutta la torta con uno strato sottile di gelatina, svolgendo l’azione con una certa rapidità perché la gelatina si solidifica in fretta e se è troppo densa diventa difficile da distribuire in modo uniforme.
Riporre la torta in frigorifero fino al momento di servirla.
Note:
- Visto che la preparazione di questo dolce è piuttosto lunga, vi consiglio di procedere ‘a rate’.
Potreste preparare la crema il giorno prima (anche perché così ha tempo di solidificarsi meglio), la frolla il giorno seguente e assemblare il tutto magari la sera.
Il mio consiglio è in ogni caso di far riposare la torta finita in frigorifero almeno una notte prima di servirla, in modo da dare tempo alla frolla di ammorbidirsi, alla crema di compattarsi e ai gusti di amalgamarsi alla perfezione.
- Durante la fase di guarnizione state attenti a calcolare bene i tempi, perché la gelatina, una volta solidificata, non si riesce più a spalmare bene. Ricordatevi, perciò, di tagliare la fragole prima di preparare la gelatina e, se vedete che all’aria iniziano a rovinarsi un po’, cospargetele di succo di limone.
- Io uso in genere la gelatina per torte chiara della marca ‘Biovegan’, che utilizza come gelificante l’agar agar. L’agar agar è un’alga dal gusto un po’ particolare, che mescolato al limone e allo zucchero di canna si attenua, ma che potrebbe far avvertire ai palati più fini uno strano retrogusto. In alternativa, potete tranquillamente utilizzare le gelatine in polvere che si trovano nei supermercati, che hanno un gusto più tenue. Riporto questo piccolo appunto per dovere di cronaca, ma in realtà io ho sempre servito le mie torte di frutta all’agar agar a persone non vegane e tolleranti a tutto senza che si accorgessero di nulla!
- Ho riportato tra parentesi la marca del latte che uso perché, nel caso di un dolce in cui il gusto della crema è così centrale, è indispensabile utilizzare un buon latte vegetale. Il latte di soia alla vaniglia della Provamel è senza dubbio il più adatto a questo tipo di preparazioni..il prezzo è superiore rispetto alle altre marche, ma anche la resa, perciò, visto che dolci così non si preparano tutti i giorni, si può considerare un buon investimento!