Tra le farine prive di glutine la farina di amaranto non è la più comune né la più facilmente reperibile, ma se vi capita di trovarla e il prezzo richiesto non equivale al vostro intero stipendio, vi consiglio di provarla!
Io ho pagato 3€ il mio sacchettino da 250 g, ma l’ho preso in occasione del Salone del Gusto di Torino e non so se in generale costi di più o di meno. Ovviamente la cosa migliore sarebbe possedere un piccolo mulino e autoprodurla, ma, almeno per il momento, non è il mio caso, perciò appena l’ho vista allo stand del Messico, nonostante il prezzo non proprio modesto, non ho resistito!
Il suo gusto si adatta a piatti sia dolci sia salati, però è abbastanza particolare e non è apprezzato da tutti i palati; per quanto mi riguarda la trovo deliziosa, vagamente affine alla farina di quinoa.
Per quanto riguarda questi biscottini, l’amaranto in combinazione con il cioccolato è ottimo e conferisce quasi un retrogusto di nocciola..lo consiglio quindi a chi fosse allergico alla frutta secca: al primo morso la sensazione è proprio quella di addentare un biscotto alla nocciola, solo in un secondo momento sopraggiunge il gusto dell’amaranto.
La preparazione di questi dolcetti è rapidissima e davvero poco impegnativa: basta mescolare tutti gli ingredienti, fare delle forme abbastanza rudi con le mani e infornare, senza essere particolarmente precisi, creativi o aggraziati. Sono perciò indicati in occasione di visite improvvise all'ora del tè.
Ingredienti (per 25 biscotti):
60 g di farina di amaranto
140 g di farina di riso
100 g di cioccolato fondente
1 uovo
30 g di olio di riso
60 g di zucchero integrale di canna
4 cucchiai di latte di riso
½ cucchiaino di cremor tartaro (facoltativo)
Preparazione:
Fondere il cioccolato a bagnomaria.
Mescolare in una terrina le farine con lo zucchero e il cremor tartaro, se lo mettete.
A parte mescolare l’olio con il latte e l’uovo, poi unirli poco alla volta alle farine, mescolando prima con un cucchiaio di legno, poi a mano.
Aggiungere il cioccolato fuso e, quando tutto è ben amalgamato, creare delle palline un po’ schiacciate (tipo amaretti).
Mettere su una teglia ricoperta di carta da forno e cuocere a 180° per 20 minuti.
Conservare in una scatola di latta chiusa.
Note:
- Se mettete il cremor tartaro (o lievito) i biscotti risulteranno leggermente più morbidi, ma secondo me è superfluo perché sono ottimi (anche i giorni successivi) già senza mettere nulla.
- La modesta quantità di farina di amaranto non deriva solo dal suo costo elevato, ma anche dal suo gusto molto deciso, perciò non abbondate mai nelle ricette..anzi per alcuni palati 60 g potrebbero essere già troppi, magari la prima volta mettetene 10 g in meno e sostituiteli con 10 g di farina di riso.
Io ho pagato 3€ il mio sacchettino da 250 g, ma l’ho preso in occasione del Salone del Gusto di Torino e non so se in generale costi di più o di meno. Ovviamente la cosa migliore sarebbe possedere un piccolo mulino e autoprodurla, ma, almeno per il momento, non è il mio caso, perciò appena l’ho vista allo stand del Messico, nonostante il prezzo non proprio modesto, non ho resistito!
Il suo gusto si adatta a piatti sia dolci sia salati, però è abbastanza particolare e non è apprezzato da tutti i palati; per quanto mi riguarda la trovo deliziosa, vagamente affine alla farina di quinoa.
Per quanto riguarda questi biscottini, l’amaranto in combinazione con il cioccolato è ottimo e conferisce quasi un retrogusto di nocciola..lo consiglio quindi a chi fosse allergico alla frutta secca: al primo morso la sensazione è proprio quella di addentare un biscotto alla nocciola, solo in un secondo momento sopraggiunge il gusto dell’amaranto.
La preparazione di questi dolcetti è rapidissima e davvero poco impegnativa: basta mescolare tutti gli ingredienti, fare delle forme abbastanza rudi con le mani e infornare, senza essere particolarmente precisi, creativi o aggraziati. Sono perciò indicati in occasione di visite improvvise all'ora del tè.
Ingredienti (per 25 biscotti):
60 g di farina di amaranto
140 g di farina di riso
100 g di cioccolato fondente
1 uovo
30 g di olio di riso
60 g di zucchero integrale di canna
4 cucchiai di latte di riso
½ cucchiaino di cremor tartaro (facoltativo)
Preparazione:
Fondere il cioccolato a bagnomaria.
Mescolare in una terrina le farine con lo zucchero e il cremor tartaro, se lo mettete.
A parte mescolare l’olio con il latte e l’uovo, poi unirli poco alla volta alle farine, mescolando prima con un cucchiaio di legno, poi a mano.
Aggiungere il cioccolato fuso e, quando tutto è ben amalgamato, creare delle palline un po’ schiacciate (tipo amaretti).
Mettere su una teglia ricoperta di carta da forno e cuocere a 180° per 20 minuti.
Conservare in una scatola di latta chiusa.
Note:
- Se mettete il cremor tartaro (o lievito) i biscotti risulteranno leggermente più morbidi, ma secondo me è superfluo perché sono ottimi (anche i giorni successivi) già senza mettere nulla.
- La modesta quantità di farina di amaranto non deriva solo dal suo costo elevato, ma anche dal suo gusto molto deciso, perciò non abbondate mai nelle ricette..anzi per alcuni palati 60 g potrebbero essere già troppi, magari la prima volta mettetene 10 g in meno e sostituiteli con 10 g di farina di riso.