Per Natale mi sarebbe piaciuto fare un post più completo e articolato, con un menù celiaco dalla A alla Z, ma purtroppo a ostacolarmi è intervenuta quella brutta cosa chiamata ‘frenetica e delirante vita quotidiana’, con l’aggravante di una buona dose di impegni pre-natalizi!
Nel coltivare la vana speranza di riuscire a pubblicare almeno un altro paio di ricette prima del 24 dicembre, posto come prima (e forse unica!) ricetta questa ciambella di pizza, perché è talmente buona che mi auguro davvero che vorrete provarla.
Per quanto mi riguarda è un po’ il mio cavallo di battaglia: la faccio come antipasto se ho ospiti a cena, la porto a casa degli amici quando organizziamo dei buffet, la preparo a casa da sola se non ho ospiti o buffet in vista perché è davvero buonissima!!
Servire un antipasto a base di pizza potrebbe sembrare poco elegante per un pranzo di Natale, ma il fatto che si possa servire in piccole fette e che abbia una gradevole forma a spirale, lo nobilita e lo rende all’altezza della più raffinate ed elaborate quiche.
Insomma, se state cercando idee per inserire nel vostro menù un antipasto sostanzioso, ma comunque digeribile e leggero, questo è quello che fa per voi..vi garantisco che piacerà ai celiaci tanto quanto ai ‘normo-mangianti’ (che faranno fatica a credere si tratti di pizza senza glutine!).
Ingredienti:
400 g di mix per pizza Nutrifree
35 g di farina di riso
35 g di farina di quinoa (oppure pari quantità di farina di riso)
20 g di olio evo
12 g di lievito di birra fresco
Semi di sesamo, semi di papavero
4 zucchine
Patè di olive taggiasche (o di pomodori secchi, a scelta)
Timo, sale
Preparazione:
Se volete potete grigliare le zucchine il giorno prima, così da avere tutti gli ingredienti pronti.
In una terrina mescolare le farine.
Sciogliere il lievito di birra nell’acqua (a temperatura ambiente) e mescolare bene con un cucchiaio.
Aggiungere, poco per volta, l’acqua alle farine e impastare.
Quando tutti i grumi saranno sciolti aggiungere l’olio e impastare ancora.
Aggiungere il sale e impastare fino a ottenere una palla.
Mettere a lievitare 1 ora avvolgendo la terrina con uno strofinaccio bagnato e riponendola al riparo da correnti d’aria (io la metto nel forno spento).
Se non avete provveduto a grigliare le zucchine precedentemente, approfittate del tempo di lievitazione dell'impasto per farlo: lavare le zucchine, tagliarle a fette sottili e grigliarle da entrambi i lati. Poi mettere da parte e lasciare raffreddare.
Trascorso questo tempo stendere l’impasto su un foglio di carta forno abbondantemente infarinato (con farina finissima di mais o riso) e, con l’aiuto di un mattarello, ottenere un rettangolo (con la base più lunga dell’altezza) dello spessore di 5 mm circa; tipo questo:
Nel coltivare la vana speranza di riuscire a pubblicare almeno un altro paio di ricette prima del 24 dicembre, posto come prima (e forse unica!) ricetta questa ciambella di pizza, perché è talmente buona che mi auguro davvero che vorrete provarla.
Per quanto mi riguarda è un po’ il mio cavallo di battaglia: la faccio come antipasto se ho ospiti a cena, la porto a casa degli amici quando organizziamo dei buffet, la preparo a casa da sola se non ho ospiti o buffet in vista perché è davvero buonissima!!
Servire un antipasto a base di pizza potrebbe sembrare poco elegante per un pranzo di Natale, ma il fatto che si possa servire in piccole fette e che abbia una gradevole forma a spirale, lo nobilita e lo rende all’altezza della più raffinate ed elaborate quiche.
Insomma, se state cercando idee per inserire nel vostro menù un antipasto sostanzioso, ma comunque digeribile e leggero, questo è quello che fa per voi..vi garantisco che piacerà ai celiaci tanto quanto ai ‘normo-mangianti’ (che faranno fatica a credere si tratti di pizza senza glutine!).
Ingredienti:
400 g di mix per pizza Nutrifree
35 g di farina di riso
35 g di farina di quinoa (oppure pari quantità di farina di riso)
20 g di olio evo
12 g di lievito di birra fresco
Semi di sesamo, semi di papavero
4 zucchine
Patè di olive taggiasche (o di pomodori secchi, a scelta)
Timo, sale
Preparazione:
Se volete potete grigliare le zucchine il giorno prima, così da avere tutti gli ingredienti pronti.
In una terrina mescolare le farine.
Sciogliere il lievito di birra nell’acqua (a temperatura ambiente) e mescolare bene con un cucchiaio.
Aggiungere, poco per volta, l’acqua alle farine e impastare.
Quando tutti i grumi saranno sciolti aggiungere l’olio e impastare ancora.
Aggiungere il sale e impastare fino a ottenere una palla.
Mettere a lievitare 1 ora avvolgendo la terrina con uno strofinaccio bagnato e riponendola al riparo da correnti d’aria (io la metto nel forno spento).
Se non avete provveduto a grigliare le zucchine precedentemente, approfittate del tempo di lievitazione dell'impasto per farlo: lavare le zucchine, tagliarle a fette sottili e grigliarle da entrambi i lati. Poi mettere da parte e lasciare raffreddare.
Trascorso questo tempo stendere l’impasto su un foglio di carta forno abbondantemente infarinato (con farina finissima di mais o riso) e, con l’aiuto di un mattarello, ottenere un rettangolo (con la base più lunga dell’altezza) dello spessore di 5 mm circa; tipo questo:
Stendere sulla pasta uno strato sottile di paté di olive o di pomodori secchi (qui nella foto al suo posto c'è un formaggio veg), ricoprire con uno strato di zucchine grigliate e cospargere di timo.
Arrotolare dal lato lungo fino a ottenere un rotolo.
Ripiegarlo a ciambella, chiudere fra loro le due estremità e mettere in una teglia dai bordi altri ricoperta di carta forno.
Fare delle incisioni abbastanza profonde su tutta la lunghezza e mettere a lievitare altri 30 minuti.
Spennellare con acqua e olio, ricoprire con semi di sesamo e papavero e cuocere a 200° per 30 minuti.
Servire tiepido.
Osservazioni:
- La farina di quinoa è facoltativa, io se posso la metto perché dà un tocco in più, ma se preferite non comprarla (anche perché costa abbastanza) potete mettere al suo posto altri 35 g di farina di riso, oppure altre farine senza glutine di vostro gradimento: riso integrale, grano saraceno, amaranto, teff, sorgo..la lista è lunga!
- La scelta di utilizzare il paté di olive è stata dettata non solo dalla golosità, ma anche dalla necessità di trovare un ingrediente che rendesse il ripieno umido e gli impedisse di seccare, ruolo solitamente ricoperto dai formaggi. Se non avete alcun problema, fisico o etico, con i latticini potete utilizzare dei formaggi vaccini cremosi, come la crescenza.
Se avete voglia di preparare in casa una crescenza veg con latte vegetale, potrete ottenere quella cremosità che il paté di olive non dà. Questa ciambella, per esempio, è fatta con uno stracchino di latte di mandorla (e prosciutto, perché ai tempi ero ancora onnivora):
Arrotolare dal lato lungo fino a ottenere un rotolo.
Ripiegarlo a ciambella, chiudere fra loro le due estremità e mettere in una teglia dai bordi altri ricoperta di carta forno.
Fare delle incisioni abbastanza profonde su tutta la lunghezza e mettere a lievitare altri 30 minuti.
Spennellare con acqua e olio, ricoprire con semi di sesamo e papavero e cuocere a 200° per 30 minuti.
Servire tiepido.
Osservazioni:
- La farina di quinoa è facoltativa, io se posso la metto perché dà un tocco in più, ma se preferite non comprarla (anche perché costa abbastanza) potete mettere al suo posto altri 35 g di farina di riso, oppure altre farine senza glutine di vostro gradimento: riso integrale, grano saraceno, amaranto, teff, sorgo..la lista è lunga!
- La scelta di utilizzare il paté di olive è stata dettata non solo dalla golosità, ma anche dalla necessità di trovare un ingrediente che rendesse il ripieno umido e gli impedisse di seccare, ruolo solitamente ricoperto dai formaggi. Se non avete alcun problema, fisico o etico, con i latticini potete utilizzare dei formaggi vaccini cremosi, come la crescenza.
Se avete voglia di preparare in casa una crescenza veg con latte vegetale, potrete ottenere quella cremosità che il paté di olive non dà. Questa ciambella, per esempio, è fatta con uno stracchino di latte di mandorla (e prosciutto, perché ai tempi ero ancora onnivora):
Potete sperimentare tanti altri ripieni a base di verdure, lasciando però sempre un elemento ‘umido’ come un paté di olive nere o verdi, un paté di pomodori secchi, una crema frullata di verdure e così via.
Allo stesso modo potete cambiare i tipi di farine nell’impasto o i tipi di semini in superficie..quello che mi interessava era lanciarvi uno spunto per servire la pizza con originalità e anche un briciolo di raffinatezza, per il resto libero arbitrio a tutti i vostri esperimenti vegetariani, vegani, glutinosi, latticinosi, marziani..
Allo stesso modo potete cambiare i tipi di farine nell’impasto o i tipi di semini in superficie..quello che mi interessava era lanciarvi uno spunto per servire la pizza con originalità e anche un briciolo di raffinatezza, per il resto libero arbitrio a tutti i vostri esperimenti vegetariani, vegani, glutinosi, latticinosi, marziani..