Ecco un altro piatto nato dalle nozze tra Invidia e Golosità!
Ho da poco concluso la mia settimana di vacanza: sette giorni di vita bucolica, immersa in un paesaggio mozzafiato, impegnata nel lo svolgimento di attività agricole e nella ricerca di un rapporto più diretto con quello che, secondo me, è alla base della cucina: i prodotti della terra. Una bellissima esperienza che mi ha lasciato tanta serenità, tanta voglia di fare, tanta ricchezza in termini di relazioni umane..e tantissima voglia di gnocchi!!!
Eh sì, perché i pranzi in agriturismo erano assolutamente a prova di celiaco - intollerante ai latticini, ma non a prova di ‘gnoccofilo’ che per una settimana si è visto sfilare sotto gli occhi: gnocchi al pesto, gnocchi al pomodoro, gnocchi di ortiche, gnocchi alle verdure..e ha dovuto resistere all’irresistibile tentazione di rubare il piatto a uno dei suoi commensali.
Così il pomeriggio del mio ritorno a casa non ho fatto in tempo a posare la valigia che già ero armata di buona volontà e pronta a soddisfare il mio bisogno fisiologico (o forse più psicologico!) di gnocchi.
La genesi di questo piatto potrà sembrare un po’ ‘patologica’, ma il risultato non ha nulla di malato, anzi, è un toccasana per lo stomaco e per la mente!
(Per chi si stesse chiedendo che diavolo di vacanza è quella che ho descritto sopra, ecco la spiegazione: si chiama ‘Una settimana con Madre Terra’ ed è un corso teorico-pratico di agricoltura biodinamica organizzato ogni anno da Agribio Piemonte. Si svolge a Cissone, nelle Langhe e permette non solo di imparare cose utili e interessanti, ma anche di fare pratica in prima persona. Se siete incuriositi dall’idea di sperimentare una settimana o anche solo dei weekend di vita agricola, date un’occhiata a: www.agribionotizie.it)
Ingredienti: (per 4 persone)
Per gli gnocchi:
1 kg di patate
180 g di farina di riso integrale
50 g di fecola di patate
sale
Per il pesto:
20 g di capperi
20 g di pomodori secchi
10 g di pinoli
60 g di olio evo
Per guarnire:
15-20 pomodori ciliegino
origano
Preparazione:
Per preparare il pesto di capperi: mettere i pomodori secchi in ammollo nell’acqua per 20 minuti. Tritare poi i capperi, i pinoli e i pomodori secchi con un mixer a immersione, aggiungere l’olio a filo ed emulsionare; quando tutto è ben amalgamato mettere da parte in una padella capiente, dove poi si aggiungeranno gli gnocchi.
Per gli gnocchi: Sbucciare le patate, tagliarle a pezzi, coprirle di acqua fredda salata e lessarle (20-30 minuti dal bollore se si lessano in pentola, 10 minuti dal fischio se si utilizza la pentola a pressione).
Mentre si aspetta che le patate si intiepidiscano un po’, mettere in una terrina la farina di riso, la fecola e una presa di sale e mescolare. Unire le patate, scolate e passate nello schiacciapatate, e impastare con le mani fino ad ottenere una palla. Se il composto dovesse risultare troppo secco, aggiungete un goccio di acqua di cottura delle patate, oppure qualche cucchiaio di latte di soia.
Prima di procedere ricordatevi di mettere sul fuoco la pentola con l’acqua nella quale cuocerete gli gnocchi, così da poterli buttare appena pronti.
Prendere una piccola quantità di composto e formare un salsicciotto (del diametro di 1 cm circa), facendo attenzione a maneggiarlo perché, non essendoci il glutine, tende a dividersi; tagliare poi dei tocchetti (più o meno lunghi a seconda del gusto). Potete lasciare gli gnocchi così, senza dargli alcuna forma, ma se possedete un riga gnocchi potete conferirgli la loro tipica striatura.
Mentre ripetete l’operazione per tutti gli altri salsicciotti, riponete gli gnocchi già formati su un vassoio ricoperto da uno strofinaccio e spolverizzateli con la farina perché non si attacchino.
Quando avrete finito tutto il composto, se l’acqua bolle, salatela e iniziate a cuocere gli gnocchi, pochi alla volta, e scolandoli con una schiumarola appena salgono a galla.
Nel frattempo, mettete sul fuoco la padella con il pesto di capperi. Man mano che gli gnocchi saranno pronti, uniteli al sugo e mescolate ogni volta che ne aggiungete di nuovi, allungando con un po' di acqua di cottura se dovessero asciugarsi troppo.
Per finire tagliate a metà (o in quattro) i pomodorini e passateli pochi minuti in padella con un filo d’olio. Servite gli gnocchi caldi, guarniti con i pomodori e una generosa spolverizzata di origano.
Note:
- Essendo fatti solo con farina di riso, non possiedono l’elemento ‘collante’ ovvero il glutine. Questo non influisce sul gusto e neanche sulla consistenza una volta cotti, ma rende più complicata la loro lavorazione. Armatevi di pazienza e vedrete che il risultato vi ripagherà della fatica!
- Se non avete sufficiente pazienza esiste un modo più semplice per rendere il composto più lavorabile: aggiungere un uovo. Io preferisco farli senza, ma con l’aggiunta dell’uovo la loro preparazione è sicuramente più rapida e meno stressante!
- Quando utilizzavo ancora la farina di frumento ero abituata a rigare gli gnocchi con una forchetta, perché il composto rimaneva particolarmente elastico, ma in questo caso non è possibile perché si spaccherebbe durante l’operazione; se avete un riga gnocchi, invece, funziona perché bisogna fare meno pressione..ma visto che la rigatura è più che altro un fattore estetico potete tranquillamente lasciarli a tocchetti!
Ho da poco concluso la mia settimana di vacanza: sette giorni di vita bucolica, immersa in un paesaggio mozzafiato, impegnata nel lo svolgimento di attività agricole e nella ricerca di un rapporto più diretto con quello che, secondo me, è alla base della cucina: i prodotti della terra. Una bellissima esperienza che mi ha lasciato tanta serenità, tanta voglia di fare, tanta ricchezza in termini di relazioni umane..e tantissima voglia di gnocchi!!!
Eh sì, perché i pranzi in agriturismo erano assolutamente a prova di celiaco - intollerante ai latticini, ma non a prova di ‘gnoccofilo’ che per una settimana si è visto sfilare sotto gli occhi: gnocchi al pesto, gnocchi al pomodoro, gnocchi di ortiche, gnocchi alle verdure..e ha dovuto resistere all’irresistibile tentazione di rubare il piatto a uno dei suoi commensali.
Così il pomeriggio del mio ritorno a casa non ho fatto in tempo a posare la valigia che già ero armata di buona volontà e pronta a soddisfare il mio bisogno fisiologico (o forse più psicologico!) di gnocchi.
La genesi di questo piatto potrà sembrare un po’ ‘patologica’, ma il risultato non ha nulla di malato, anzi, è un toccasana per lo stomaco e per la mente!
(Per chi si stesse chiedendo che diavolo di vacanza è quella che ho descritto sopra, ecco la spiegazione: si chiama ‘Una settimana con Madre Terra’ ed è un corso teorico-pratico di agricoltura biodinamica organizzato ogni anno da Agribio Piemonte. Si svolge a Cissone, nelle Langhe e permette non solo di imparare cose utili e interessanti, ma anche di fare pratica in prima persona. Se siete incuriositi dall’idea di sperimentare una settimana o anche solo dei weekend di vita agricola, date un’occhiata a: www.agribionotizie.it)
Ingredienti: (per 4 persone)
Per gli gnocchi:
1 kg di patate
180 g di farina di riso integrale
50 g di fecola di patate
sale
Per il pesto:
20 g di capperi
20 g di pomodori secchi
10 g di pinoli
60 g di olio evo
Per guarnire:
15-20 pomodori ciliegino
origano
Preparazione:
Per preparare il pesto di capperi: mettere i pomodori secchi in ammollo nell’acqua per 20 minuti. Tritare poi i capperi, i pinoli e i pomodori secchi con un mixer a immersione, aggiungere l’olio a filo ed emulsionare; quando tutto è ben amalgamato mettere da parte in una padella capiente, dove poi si aggiungeranno gli gnocchi.
Per gli gnocchi: Sbucciare le patate, tagliarle a pezzi, coprirle di acqua fredda salata e lessarle (20-30 minuti dal bollore se si lessano in pentola, 10 minuti dal fischio se si utilizza la pentola a pressione).
Mentre si aspetta che le patate si intiepidiscano un po’, mettere in una terrina la farina di riso, la fecola e una presa di sale e mescolare. Unire le patate, scolate e passate nello schiacciapatate, e impastare con le mani fino ad ottenere una palla. Se il composto dovesse risultare troppo secco, aggiungete un goccio di acqua di cottura delle patate, oppure qualche cucchiaio di latte di soia.
Prima di procedere ricordatevi di mettere sul fuoco la pentola con l’acqua nella quale cuocerete gli gnocchi, così da poterli buttare appena pronti.
Prendere una piccola quantità di composto e formare un salsicciotto (del diametro di 1 cm circa), facendo attenzione a maneggiarlo perché, non essendoci il glutine, tende a dividersi; tagliare poi dei tocchetti (più o meno lunghi a seconda del gusto). Potete lasciare gli gnocchi così, senza dargli alcuna forma, ma se possedete un riga gnocchi potete conferirgli la loro tipica striatura.
Mentre ripetete l’operazione per tutti gli altri salsicciotti, riponete gli gnocchi già formati su un vassoio ricoperto da uno strofinaccio e spolverizzateli con la farina perché non si attacchino.
Quando avrete finito tutto il composto, se l’acqua bolle, salatela e iniziate a cuocere gli gnocchi, pochi alla volta, e scolandoli con una schiumarola appena salgono a galla.
Nel frattempo, mettete sul fuoco la padella con il pesto di capperi. Man mano che gli gnocchi saranno pronti, uniteli al sugo e mescolate ogni volta che ne aggiungete di nuovi, allungando con un po' di acqua di cottura se dovessero asciugarsi troppo.
Per finire tagliate a metà (o in quattro) i pomodorini e passateli pochi minuti in padella con un filo d’olio. Servite gli gnocchi caldi, guarniti con i pomodori e una generosa spolverizzata di origano.
Note:
- Essendo fatti solo con farina di riso, non possiedono l’elemento ‘collante’ ovvero il glutine. Questo non influisce sul gusto e neanche sulla consistenza una volta cotti, ma rende più complicata la loro lavorazione. Armatevi di pazienza e vedrete che il risultato vi ripagherà della fatica!
- Se non avete sufficiente pazienza esiste un modo più semplice per rendere il composto più lavorabile: aggiungere un uovo. Io preferisco farli senza, ma con l’aggiunta dell’uovo la loro preparazione è sicuramente più rapida e meno stressante!
- Quando utilizzavo ancora la farina di frumento ero abituata a rigare gli gnocchi con una forchetta, perché il composto rimaneva particolarmente elastico, ma in questo caso non è possibile perché si spaccherebbe durante l’operazione; se avete un riga gnocchi, invece, funziona perché bisogna fare meno pressione..ma visto che la rigatura è più che altro un fattore estetico potete tranquillamente lasciarli a tocchetti!