Ovviamente io ho scelto la prima opzione e il mio ingegno ha dato vita a questa buonissima lasagna vegana e senza glutine, che ha dovuto deliziare diversi palati prima di meritarsi un posto sul mio blog.
Per ora mi sono limitata a comprare una sfoglia per lasagne pronte, abbastanza umiliante per me che mi faccio paladina dell’autoproduzione, ma purtroppo il tempo è tiranno anche con me e non ho potuto fare anche la pasta…ci lavorerò sicuramente e pubblicherò il risultato dei miei esperimenti il prima possibile.
La ricetta sembra lunga e impegnativa, ma in realtà è molto più semplice di quanto suggerisca l’apparenza!
Consiglio comunque di farla ‘a tappe’, in quanto il ragù di lenticchie e la besciamella possono essere preparate anche il giorno prima.
Ricordate però il tempo di ammollo delle lenticchie!
Ingredienti (per 4 porzioni):
250 g di lasagne senza glutine (di più se la preferite più alta)
Lievito alimentare a scaglie
Semi di sesamo
Per il ragù:
100 g di lenticchie secche
750 ml di passata di pomodoro
1 cipolla
2 carote
Alloro, salvia, rosmarino
Garan masala, noce moscata, cannella
Per la besciamella:
500 ml latte di mandorla non dolcificato
25 g di olio evo (o di riso)
25 g di farina di riso (possibilmente finissima)
Sale, pepe, noce moscata
Preparazione:
Se le lasagne sono di quelle che vanno prima sbollentate in acqua non dimenticate di calcolare i tempi per questo passaggio!
Per il ragù vegetale:
Mettere in ammollo le lenticchie la sera prima.
Terminato il tempo di ammollo preparare un soffritto con cipolla e carota tagliate molto piccole. Quando sono ben rosolate aggiungere le lenticchie, il garan masala, una foglia di alloro, due di salvia e un rametto di rosmarino e fare saltare alcuni minuti. Aggiungere poi la passata di pomodoro e fare cuocere finché le lenticchie siano morbide e il sugo saporito. Poco prima di spegnere aggiungere un pizzico di cannella e una spolverata di noce moscata e aggiustare di sale e pepe.
Il ragù deve risultare abbastanza ‘sugoso’, perciò se è troppo asciutto aggiungere un po’ di acqua durante la cottura.
Per la besciamella:
In un pentolino scaldare il latte di mandorla.
In un altro pentolino mettere l’olio, scaldare un po’, poi aggiungere la farina e mescolare con una frusta cercando di evitare la formazione di grumi.
Aggiungere il latte tiepido, a filo e poco alla volta, sempre mescolando.
Quando arriva a ebollizioni cuocere mescolando ancora per 2-3 minuti, ma toglierla dal fuoco prima che si addensi troppo.
Aggiustare di sale, pepe e noce moscata.
Assemblaggio:
Mettere sul fondo di una teglia un po’ di besciamella, posizionare sopra strato di lasagna (secca o sbollentata a seconda del tipo di lasagna acquistato), coprire con abbondante ragù vegetale e besciamella, poi spolverizzare con lievito alimentare. Ripetere fino all’altezza desiderata, avendo l’accortezza di invertire a ogni strato il verso dei fogli di pasta (uno strato con i fogli in verticale, uno in orizzontale).
Sull’ultimo strato si deve diminuire la quantità di condimento e si possono aggiungere i semi di sesamo per aumentare l’effetto croccante.
Se sembra troppo secca, prima di infornare, aggiungere nella teglia un po’ di latte di mandorla (soprattutto se le lasagne sono messe a crudo, meglio che il condimento sia molto umido!).
Cuocere a 200° per circa 30 minuti.
Servire calda.
Osservazioni:
- Non so stilare una classifica delle marche di lasagna migliori né credo abbia senso farlo, io mi trovo molto bene con Le Veneziane, perché oltre ad essere molto buone hanno un’ottima resa anche senza sbollentarle prima dell’utilizzo, cosa che le rende molto più pratiche, anche quando si ha poco tempo a disposizione.
- Gli amanti della carne potrebbero non apprezzare, perché l’unica cosa che differenzia questa lasagna da una vera lasagna bolognese è, ovviamene, il gusto del ragù. A parer mio non ha nulla da invidiare all’originale, anzi, è deliziosa oltre che molto più digeribile.
- Qualche appunto sulla besciamella:
- Si può ottenere una buona besciamella anche con il latte di soia, che io personalmente preferisco non usare, oppure con il latte di riso, ma il gusto sarà un po’ particolare, più dolce. Tra tutti la mandorla non zuccherata è quella che a mio parere dà il risultato migliore, anche se il prezzo è proporionale alla qualità, ovvero decisamente più alto degli altri!
- La scelta dell’olio di oliva lascia traccia nel sapore, che risulterà più deciso. Per una besciamella più neutra utilizzare l’olio di riso.
- Le dosi sono per una besciamella abbastanza liquida, quella secondo me più indicata per la lasagna. Se la consistenza non vi convince provate ad aggiungere una decina di grammi di olio e altrettanti di farina.